Per la prima volta in dieci edizioni di #TaleEQualeShow Carlo Conti risponde in diretta tv alla polemica sul blackface pic.twitter.com/9jlcTKmm3K
— Cinguetterai (@Cinguetterai) September 25, 2020
L'accusa è quella di adoperare la cosiddetta Blackface: una sgradevole pratica statunitense di inizio '900 in cui attori bianchi interpretavano uomini di colore con l'intento di sbeffeggiarli con stereotipi e gestualità particolarmente caricaturali. Persino il trucco e parrucco era caricaturale: dai finti labbroni ai capelli disordinati. (Vedi foto a fine articolo: prima e dopo il trucco).
L'intento diffamatorio e dunque razzista della suddetta pratica termina dopo non poche manifestazioni nella metà del XX secolo. Eppure, ancora oggi, la Blackface continua ad essere ad oggi al centro di un grande dibattito. È giusto "annerire" il volto di persone caucasiche per interpretare persone di colore? Seppur involontariamente, fare tutto ciò significa evocare la terribile pratica razzista del secolo scorso?
Carlo Conti ha provato a sdrammatizzare l'accusa di odio razziale con un breve lancio durante Tale e Quale Show:
Ci tengo a sottolineare che qui a Tale e Quale replichiamo i grandi artisti. A noi non interessa il colore della pelle o la loro religione. Per noi sono solo celebrazioni di grandi artisti.
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