Ve lo ricordate quando nel 2019 la Rai aveva intenzione di ri-modulare il proprio elenco canali stravolgendo quasi totalmente l'offerta delle reti non generaliste? Ve ne avevamo parlato prima di molti grandi siti raccontandovi per filo e per segno che (brutta) fine avrebbero dovuto fare Rai Movie e Rai Premium, due reti minori molto amante dai cinefili e dal pubblico femminile. Tutte queste modifiche sarebbero dovute andare in onda dallo scorso settembre 2020 ma, a causa dell'emergenza Covid19, nulla di tutto ciò è stato mai fatto. Eppure l'AD Fabrizio Salini ha già messo nero su bianco un nuovo piano di ricostruzione dell'elenco canali Rai.
Il nuovo diktat di Salini sarà "massima resa, minima spesa" per la Rai che dovrebbe andare in onda dal prossimo 2021. Stando al nuovo piano d'azione da lui presentato la scorsa settimana, l'idea sarebbe quella di sbarazzarsi di spese e canali poco redditizi e di concentrare le forze su canali con maggior prospettive di crescita in vista di possibili potenziamenti. Scopriamo nel dettagli quali modifiche potrebbero essere apportate nel 2021 dopo il "via libera" che il CDA è chiamato a dare il prossimo 30 ottobre 2020.
Rai Sport addio nel 2021?
Il primo grosso cambiamento sarebbe la cancellazione dal digitale terrestre dei due canali principali a marchio Rai Sport. La suddetta manovra renderebbe subito disponibile per la Rai un guadagno economico che va dai 6 ai 13 milioni di Euro, spendibili in tempi brevi in altri progetti. Una mossa che lascerà molto discutere ma che deve scontrarsi con una triste realtà: molti dei suddetti canali - anche a causa del Covid19 - da mesi trasmettono principalmente solo repliche di vecchi match. E senza i diritti di grossi eventi, le reti potrebbero avere un ulteriore calo in ascolti. I diritti degli sport definiti "minori" verranno comunque salvaguardati e trasmessi su RaiPlay.
Rai Storia e Rai5 pronti per una fusione?
Un ulteriore risparmio di circa 4 - 5 milioni di Euro arriverebbe da una inedita fusione di due canali storici: Rai Storia e Rai5. Ricordiamo che il primo è specifico in documentari e divulgazione; il secondo, invece, è mirato a raccontare l'arte nelle sue mille sfaccettature. L'idea di Salini è quella di fondere i due canali sperando però nello studio di una nuova linea editoriale.
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