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Mediaset diffida Trash Italiano: spariti tutti i suoi video social, i retroscena

Mediaset continua a far guerra al web: dopo Twitch, parte la diffida a Trash Italiano e ai suoi re-upload selvaggi.

martedì 20 aprile 2021

/ by Tv Italiana

 

Sta facendo discutere gli addetti ai lavori la incredibile diatriba a tinte legali scoppiata dall'oggi al domani fra Mediaset (il gruppo televisivo di Cologno Monzese) e Trash Italiano (il brand social che racconta il "pattume" televisivo e web). La controversia fra i due si è palesata circa due giorni fa quando, dopo un post dai toni tristi, scompare dal web il profilo Instagram Trash Italiano, poi i relativi profili Facebook e Twitter e infine va offline anche il sito web del progetto. I numerosi follower dei suddetti canali social si sono chiesti come mai i profili fossero scomparsi dal nulla e, dopo quarantott'ore, è arrivata la notizia ufficiale: Mediaset ha diffidato Trash Italiano in quanto reo di aver infranto i diritti d'autore del network televisivo con la pubblicazione di clip "rubate" dalle sue trasmissioni

Trash Italiano: "Mediaset ha contestato l'uso degli video dei suoi programmi"
Nello specifico, il proclama di Trash Italiano è stato il seguente:

Sebbene crediamo di aver operato sempre correttamente, abbiamo preferito disattivare i profili social per prudenza, a seguito di una diffida ricevuta da un primario player che ha contestato l'uso da parte nostra di alcun estratti dei suoi programmi.

Che il suddetto primario player sia Mediaset lo dicono i fatti. In attesa di veder ritornare online i profili Facebook e Twitter di Trash Italiano, infatti, l'ideatore del progetto Marco D'Annolfi e il suo staff sono tornati online solo su Instagram dove tutti i video legati a produzioni Mediaset sono stati archiviati e privatizzati. La scelta è tattica in quanto su Facebook e Twitter non è possibile archiviare i contenuti video.

L'unica soluzione per far sparire i suddetti video ri-uploadati da Facebook e Twitter sarebbe cancellarli, perdendo però milioni di interazioni social maturate nel corso del tempo; una decisione drastica e penalizzante se pensiamo che il progetto Trash Italiano campa ovviamente di cifre e dati che vanno poi sottoposti ad eventuali investitori e/o procacciatori di influencer.

Mediaset scopre oggi l'operato di Trash Italiano?
E proprio a proposito di influencer, fa un po' specie come Mediaset cada dal pero proprio oggi rispetto alle evidenti infrazioni alle norme del copyright. Fa specie in quanto lo stesso Trash Italiano in passato ha collaborato alla buona riuscita social delle trasmissioni del Biscione. Basti pensare alle collaborazioni siglate fra Trash Italiano e L'Isola dei Famosi, la partecipazione a eventi e conferenze degli show di Barbara D'Urso e non meno importante lo stretto legame maturato con le produzioni di Maria De Filippi (di cui Trash Italiano vanta anche incursioni nei backstage). Del resto, l'operato di Trash Italiano è noto all'ambiente televisivo da parecchio tempo, tant'è che ha già fatto l'influencer anche per progetti Rai (come il fallimentare The Voice of Italy) e per MTV Italia.

Dunque per quale motivo Mediaset sceglie ad aprile 2021 di voler diffidare un suo virtuale "braccio armato" di cui si è goduto tutti i benefit fino all'altro ieri? La ragione dietro questa decisione potrebbe essere puramente di tipo economico.

Mediaset a caccia di soldi sul web?
Stando a quanto traspare negli ultimi anni, Mediaset non naviga propriamente in buone acque e con l'avvento delle defezioni date dal covid19, l'azienda di Cologno Monzese ha ricevuto l'ennesima sonora mazzata. È andata male anche la guerra legale con Vivendi, da cui avrebbe dovuto intascare ben 3 miliardi di Euro e invece dovrà accontentarsi di soli 1,7 milioni.

Risultato?  Uno dei modi più rapidi per fare cassa è potenziare la propria presenza sul web in quanto il mondo dell'advertising online è in fiorente crescita. Dunque vietato vedere i contenuti Mediaset all'infuori dai social e dai siti di Mediaset. Un diktat su cui il Biscione sta ponendo molta attenzione anche con cause legali a player internazionali del calibro di YouTube, Dailymotion e Twitch, che già hanno ricevuto il benservito. Ora fra i player finiti sotto la scure delle diffide c'è passato pure Trash Italiano. 

Sia ben chiaro, i diritti d'autore sui prodotti tv ci sono da sempre e l'utilizzo non concordato di estratti video è da sempre motivo di infrazioni delle norme legate al copyright (Marco, mi spiace amico mio, ma te la pi*nderc*lo, per citare un noto tormentone) ma risulta anche improbabile che Mediaset decida solo ora di fermare una pratica così stra-abusata. 

Trash Italiano: il primo dei tanti a cadere?
Ora bisogna solo capire cosa succederà a Marco D'Annolfi e al suo progetto e se - come ovvio che sia - la decisione che verrà presa sul suo caso si ritorcerà contro le decine di account che sostanzialmente replicano il suo modo di agire online. A tal proposito, vorremmo ricordare che stando a quanto stabilisce la Comunità Europea, non sono passabili di denuncia per infrazione ai diritti d'autore la realizzazione di meme, screenshot e gif animate in quanto sono coperte dall'inviolabile Diritto alla Satira (direttiva EU 219/790).

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