Dopo le tante teorie del complotto e i numerosi rumor sulla faccenda, è Urbano Cairo in persona a proferire parola sulle ragioni che hanno spinto il canale tv La7 a chiudere dall'oggi al domani Non è L'Arena. Intervenuto ieri - 2 giugno 2023 - nel corso della manifestazione Festival della Tv di Dogliani, l'imprenditore ha spiegato che il talk show di Massimo Giletti è stato chiuso a causa dei costi oramai insostenibili per la sua realizzazione. Il responsabile del canale televisivo spiega anche che Giletti aveva fatto delle richieste, accolte, ma che hanno portato il talk ad un calo di pubblico mai più recuperato. Leggiamo le sue dichiarazioni nel prossimo paragrafo.
Come riporta Paola Pica sul Corriere della Sera, Urbaino Caino ha spiegato con queste parole l'uscita istantanea dai palinsesti di Non è L'Arena:
Prima di tutto, ci tengo a precisare che Giletti ha fatto 6 anni e 194 puntate su La7, potendo lavorare in piena autonomia. Però va detto anche che nell’ultimo biennio i costi della trasmissione erano diventati insostenibili. Lui si era impuntato di passare dalla domenica al mercoledì, che è stata un’operazione che gli ha fatto perdere quasi due punti di share poi mai recuperati nonostante sia tornato in onda alla domenica.
Quindi la fretta di chiudere lo studio - e al tempo stesso la trasmissione - è puramente di natura economica:
Sì, per i costi. Per altro ne avevo già parlato con lo stesso Giletti e Mazzi, il suo agente o amico non ho ben capito, già nel mese di gennaio...
E a proposito dei rumor che vedrebbero l'arrivo di Massim Gramellini nei palinsesti di La7, Cairo non smentisce la presenza di un dialogo fra le parti:
Ne stiamo parlando. La trattativa non è ancora chiusa me ne sarei felicissimo...
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