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Mediaset vorrebbe produrre meno fiction e doppiare più serie europee

Mediaset ha chiesto alla Commissione Cultura nuovi margini su film, fiction, doppiaggi e acquisti di serie tv estere.

giovedì 22 febbraio 2024

/ by Tv Italiana
Mediaset costi cinema fiction doppiaggio

Mentre Pier Silvio Berlusconi si dedicata alla tele-mercato ammiccando persino all'ingresso di Fabio Fazio di certo poco interessato, Mediaset starebbe attuando manovre che porterebbero l'azienda ad investire sempre meno in film e fiction e sempre di più in serie e soap d'importazione. L'ipotesi - che proprio ipotesi non è - arriva attraverso un documento depositato dalla tv di Cologno Monzese presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati in data 31 gennaio 2024 in cui si richiede una sorta di ricalcolo degli obblighi imposti dallo Stato sugli investimenti riguardanti il mondo dell'audio-visivo. 

Provando un po' a sintetizzare le richieste avanzate in politichese da Mediaset, il Biscione chiederebbe di ricalcolare a ribasso il 12.5% che i grandi player europei sono costretti ad investire annualmente per incentivare la produzione di prodotti audio-visivi ad uso interno (dunque film tv e fiction); il ricalcolo - a dire di Mediaset - dovrebbe integrare anche i "costi di edizione italiana e doppiaggio di opere originarie di altri Stati membri dell’Unione Europea e dei costi di promozione di ciascuna opera", ovvero le spese che l'azienda berlusconiana sostiene per doppiare serie tv, soap e dizi provenienti da Spagna, Turchia, Francia e altri paese europei.

Nella suddetta percentuale di investimento obbligatorio, Mediaset chiede che si aggiunga anche "gli importi corrisposti a terzi per l’acquisto dei diritti e l’utilizzazione delle opere, i costi per la produzione interna ed esterna e gli specifici costi di promozione e distribuzione, nonché quelli per l’edizione e le spese accessorie direttamente efferenti alle opere europee ed italiane". Ovvero? Ovvero i costi che un network televisivo sostiene per acquistare le succitate serie tv, soap e dizi oltre che per promuoverle al meglio.

I grandi player sarebbero anche costretti ad un investimento statale del 3.5% annuo del loro volume d'affari per la realizzazione o co-produzione di film per il cinema. Anche qui Mediaset fa spallucce, chiedendo una riduzione all'1.7%

L'incartamento diffuso integralmente da Il Fatto Quotidiano, e rintracciabile online al seguente link, dovrebbe essere ancora in attesa di una risposta da parte delle autorità competenti. Quello che possiamo però valutare noi appassionati di tv a seguito di queste richieste è che Mediaset sarebbe fortemente intenzionata ad investire sempre meno nelle fiction di sua produzione e addirittura a mettere un bel carico economico sulla serialità d'importazione. 

Dobbiamo quindi aspettarci che dal prossimo settembre i vari Garko, Bova, Safroncik, Chillemi, Zeno e Liotti saranno sostituito da attori derivani dai vari Il Segreto, Terra Amara, La Promessa e Bittersweet?

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