L'agitazione in Rai a tema TeleMeloni sembra essere all'ordine del giorno: conduttori cacciati o "fatti scappare", nuovi volti Rai troppo vicini al Govero di Destra, programmi flop, spese pazze, la cancellazione delle regole sulla par condicio, redazioni giornalistiche in agitazione da settimane. Al già ricco elenco di polemiche se ne aggiunge un'altra lanciata sul web da Serena Bortone, giornalista e conduttore del talk show di Rai Tre CheSarà. Attraverso il suo profilo Instagram, infatti, la donna ha spiegato che uno dei suoi ospiti è stato cancellato senza alcun preavviso il giorno prima della messa in onda del programma: l'ospite cancellato è Antonio Scurati, docente di Letteratura all'Università IULM, editorialista del Corriere della Sera ma soprattutto scrittore di molti libri a tema Mussolini, guerre e Fascismo. Come le anticipazioni Rai spiegano da giorni, Scurati sarebbe dovuto essere in studio per recitare un monologo sul 25 Aprile, giornata in cui si celebra la Liberazione dell'Italia dal Fascismo e dall'occupazione Nazista.
Sul suo profilo Instagram, Serena Bortone commenta con sgomento la notizia che il suddetto ospite - e il suo spazio - siano stati cancellati a meno di un giorno dalla messa in onda del programma:
Come avrete letto nel comunicato stampa, nella puntata di questa sera di “Che sarà” era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. Ho appreso ieri sera per puro caso che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili. Ma devo prima di tutto a Scurati, con cui ovviamente ho appena parlato al telefono, e a voi telespettatori la spiegazione del perché stasera non vedranno lo scrittore in onda sul mio programma su Raitre. Il problema è che questa spiegazione non sono riuscita a ottenerla nemmeno io.
Per quale motivo Rai avrebbe annullato la presenza di un docente universitario, chiamato a raccontare un dettaglio della gloriosa storia italiana? L'opinione pubblica si è chiaramente già schierata additando l'accaduto come un tiktat meloniano e di una Rai mai così a Destra in 70 anni di storia.
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