Che nel magico mondo di Maria De Filippi tutto è possibile già ce ne eravamo accorti. Ma mai ci saremmo immaginati di pensare che in uno show familiare di prima serata come Tu Si Que Vales, la sua produzione (Fascino PGT) arrivasse alla messa in onda dei genitali di un uomo in prima serata. Questo è quanto trasmesso nell'appuntamento del sabato sera di ieri, 12 ottobre 2024: un gruppo composto da quattro acrobati truccati come delle statue si sono prestati a farsi scrutare come fossero delle opere d'arte di un museo; uno di loro, completamente nudo, e inquadrato nelle sue zone "basse" da più angolazioni, è stato pure oggetto di battutine e battutacce proprio sul membro messo ai quattro venti. Tutto questo è accaduto mentre sull'orologio scoccavano le ore 22:30, in piena prima serata.
Tu Si Que Vales: in prima serata nudità maschili senza censura
Mentre su Rai Uno si ballava una salsa o una rumba, su Canale 5 si è dato il via alla sagra del pecoreccio: "Ah anche con il pisello vero!", "Ho visto la statua e anche l'obelisco", "vorrei dargli un paio di colpetti" sentiamo udire dalla voce di Luciana Littizzetto, Rudy Zerbi e Gerry Scotti mentre Maria De Filippi e Sabrina Ferilli guardano il membro dell'acrobata fra occhiatine complici e sorrisetti.
L'esibizione si conclude con la statue umane che si animano al fine di mettere in scena le classiche pose da acrobati, chi muovendosi su una scala a pioli, chi danzando fra salti, piroette e prese. L'esibizione artistica è stata così e così. A colpire è stata un'altra esibizione: quella dei genitali del Discobolo. Sebbene Tu Si Que Vales non sia mai così particolarmente discusso sul web, sui social della trasmissione sono piovuti vari commenti negativi e indignati per un uso così sfrontato delle nudità di quell'uomo specie in una fascia oraria che necessità di maggiori cautele.
Forse non ti sanno che il pomeriggio e la prima serata sono soggette a particolari regole per la tutela dei minori e della sensibilità del pubblico più sensibile. Nella fattispecie, la prima serata è un momento in cui tutta la famiglia si riunisce spesso davanti alla televisione, bambine e bambini inclusi, e mostrare immagini esplicite potrebbe essere dannoso per la loro sensibilità e sviluppo. Anche gli adulti possono essere disturbati da contenuti troppo espliciti.
La televisione italiana è normata da leggi e codici di autoregolamentazione specifici che vietano la diffusione di contenuti pornografici o osceni in orari di massima ascolto. Persino le autorità competenti possono intervenire con sanzioni amministrative e penali nei confronti delle emittenti che trasmettono contenuti vietati. L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) si è già adoperato in passato con misure cautelari o sanzioni pecuniarie. Accadrà la stessa cosa anche stavolta?
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