Anche il 2025 si apre con un paio di polemiche a tema TeleMeloni. Se già il Capodanno ha messo alla luce contraddizioni e pettegolezzi sullo show evento Viva Puccini con Beatrice Venezi al suo secondo programma Rai da quando è stata eletta per la musica nel Ministero della Cultura meloniano, ora spunta una seconda polemica: le fiction della Rai sarebbero diventate troppo di Destra. A far risuonare questo campanello d'allarme è CNC - Centre National du Cinéma in un lungo reportage in cui si parla di acquisti e vendite di film e serie tv in entrata e in uscita dalla Francia. Gli analisti hanno evidenziato che fra il 2023 e buona parte del 2024 gli export verso l'Italia sono drasticamente ridotti anche in virtù di una nuova linea editoriale più sovranista del solito.
La Fiction Rai è diventata troppo sovranista? La polemica dalla Francia
A far sobbalzare dalla sedia gli esperti europei dell'audio-visivo è un paragrafo contenuto in un documento di 60 pagine in cui CNC spiega come si è evoluto il mercato dell'audiovisivo nell'ultimo anno e mezzo. Nel suddetto si legge che:
L’evoluzione strategica e politica del mondo audio-visivo pubblico italiano, con un ri-accentramento verso temi più locali e nazionali in seguito all’arrivo al potere dell’Estrema Destra italiana, spiega in parte questi risultati a ribasso.
In definitiva, a dire di questi esperti il vento di Destra che sta prendendo possesso degli scranni nazionali starebbe più o meno spingendo verso una narrazione più incentrata sull'Italia agli italiani, volendo fare una citazione un po' estrema.
E a giudicare dai titoli sfornati da Rai Fiction nell'ultimo periodo effettivamente non si può che concordare con CNC. Su Rai Uno le nuove serie tv programmate sono quasi sempre dei biopic su personaggi italiani del passato o del passato recente (Marconi, Leopardi, Margherita delle Stelle, Califano, Mameli) o su avvenimenti storici circoscritti alla realtà italiana (La Storia, La Lunga Notte - La Caduta del Duce).
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