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Ex direttore Rai affonda Pino Insegno: “Pessimo conduttore, comico mediocre”
Ex direttore Rai Andrea Vianello giudica Pino Insegno come "comico mediocre" e "pessimo conduttore" durante Reazione a Catena.
Tv Italiana 03/07/2025

Nel corso della puntata del 2 luglio 2025 di Reazione a Catena è accaduto qualcosa di molto insolito. E no, stavolta non c’entrano nulla gli sbadati concorrenti del quiz di Rai Uno o qualche errore tecnico andato in onda. Stavolta il fattaccio è accaduto sui social, nello specifico su X (ex Twitter). Mentre in tv andava in onda il programma condotto da Pino Insegno, l’ex direttore Rai Andrea Vianello ha pubblicato un breve ma solenne tweet in cui abbatte completamente il conduttore che proprio in quei minuti si dilettava fra catene musicali e zip. “Ottimo doppiatore, comico mediocre, pessimo conduttore”: ha scritto Andrea Vianello senza citare il nome di Pino Insegno, quasi a volerlo lasciar indovinare agli utenti del social di microblogging… che hanno subito capito a chi si stesse riferendo.
Ex direttore Rai affonda Pino Insegno: “Pessimo conduttore”

Andrea Vianello e il tweet su Pino Insegno (?)
Ovviamente sui social non sono mancate le risposte al suddetto tweet. E, a sorpresa, molti dei commenti pubblicati sotto il messaggio dell’ex direttore di Rai Tre concordano con l’opinione descritta da quelle semplici sei parole: “Considero sia terribile che divertente il fatto di aver capito subito di chi si sta parlando” scrive Valentina, “L’ho sempre giudicato pessimo anche come comico, dopo averlo visto a teatro, una vita fa” aggiunge Vitalba, “Le dirò, non è proprio il top dei doppiatori. L’inflessione romanesca a volte è evidente…” commenta Nico. “Per colpa sua non guardo più il finale di una trasmissione che mi piaceva molto!” conclude Eleonora. Non sono mancati numerosi riferimenti alla vicinanza fra il Governo Meloni e Pino Insegno, cosa che gli avrebbe permesso di rientrare in Rai dall’ingresso principale proprio da quando nella Tv di Stato si sono insediati direttori e manager vicini a Fratelli D’Italia e Lega.