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Linea Verde Estate 2025: Flavio Montrucchio è la new enty

Nella 44esima edizione di Linea Verde Estate, è Flavio Montrucchio la new entry. Le anticipazioni.

Tv Italiana 15/06/2025

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Tornano anche quest’anno i viaggi di Linea Verde Estate per allietare la domenica mattina degli italiani. A guidare lo storico programma di Rai Uno, giunto alla 44esima edizione, troveremo Margherita Granbassi e la new entry Flavio Montrucchio. I due si metteranno alla ricerca dei luoghi più nascosti d’Italia, cercando di cogliere nelle comunità che andranno a scoprire quale sia il motore che le rende tanto vive e vivaci. Conosceranno così persone che amano la propria terra e che la tutelano quotidianamente con il sacrificio del loro lavoro e del loro talento. Domenica 15 giugno, alle 12.20, prima puntata intitolata  “Pordenone, terra d’acqua”. Margherita e Flavio iniziano il viaggio in Friuli-Venezia-Giulia, una risorgiva naturale di inestimabile bellezza e valore. In navigazione lungo il fiume Noncello, l’incontro dei conduttori, pronti per una nuova avventura.

Linea Verde Estate 2025: la prima puntata con Flavio Montrucchio

Un ortaggio ricco di antiossidanti, sostanze nutrienti, vitamine e minerali, con un sapore delicato e una consistenza tenera: a Cordenons, in un’azienda agricola, la coltivazione e la raccolta degli asparagi, l’ “oro bianco” di queste terre. Corso Vittorio Emanuele con i suoi portici e i meravigliosi palazzi affrescati, piazza della Motta, un tempo sede del mercato del bestiame, il castello Carcere: passeggiando per le vie del centro storico, curiosità, personaggi e storia della città di Pordenone. Un’estensione di 15 ettari per la coltivazione di frutta, ortaggi e foraggio per gli animali, la produzione di vino e conserve, un maneggio per l’allevamento dei cavalli: a Vivaro, con Chiara e la sua famiglia, il racconto di un centro di turismo rurale d’eccellenza che qui gode di un rapporto privilegiato con la natura.

Il mastio centrale, il vecchio mulino che oggi produce energia elettrica, il sistema di vasche alimentate da acque purissime: con il Principe Guecello, il Castello di Porcia, uno dei luoghi simbolo della storia del Friuli, e l’allevamento a terra delle trote. Le steppe friulane: a Vivaro, passeggiando a cavallo, la bellezza dei Magredi, preziosi ecosistemi di grande valore naturalistico. Le radici del vino a Rauscedo, per raccontare un’altra realtà unica del territorio, quella della produzione delle barbatelle, piantine ottenute dall’innesto della vite americana con quella europea, che vengono esportate in tutto il mondo. Il centro storico che sorge su due isolotti circondati dal fiume Livenza, gli edifici in stile rinascimentale, il sistema di canali che abbraccia l’abitato: in canoa, alla scoperta di Sacile, il “Giardino della Serenissima”, piccolo gioiello di arte e cultura così chiamato per le sue atmosfere veneziane. Una storia fatta di passione per le cose buone, per la tradizione, il territorio e gli animali: a Polcenigo, con Annalisa, giovane malgara, l’allevamento delle mucche e, a Maron di Brugnera, nella latteria sociale, la produzione e la stagionatura del formaggio montasio. Il borgo dei cesti e dell’intreccio: a Polcenigo, presso un vecchio mulino alle sorgenti del fiume Livenza, con Giovanni, l’antica e gloriosa arte della cesteria. In finale: a Cusano di Zoppola, assaggiando il frico con gli asparagi, le emozioni condivise di un viaggio giunto al termine.

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