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Occhi di Gatto: trama e gli episodi della serie tv live action di Rai Due

La trama e le anticipazioni degli episodi di Occhi di Gatto: la serie tv live action francese in onda su Rai Due.

Tv Italiana 17/09/2025

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Era il 15 settembre 1985 quando arrivo in tv per la prima volta l’anime giapponese grazie ad Italia Uno. Oggi, a distanza di 40 anni, la storia delle tre sorelle costrette a fare le ladre in nome della loro famiglia torna a rivivere su Rai Due con una serie tv live action prodotta in Francia. Stiamo parlando di Occhi di Gatto (Cat’s Eyes): il celebre manga giapponese diventato famoso in tutto il mondo grazie al cartone animato la cui sigla italiana riecheggia nelle orecchie degli italiani da tre generazioni grazie alla suadente voce di Cristina D’Avena. Ora l’avventura delle tre sorelle “che han fatto un patto” si fa più seria e diventa una serie tv con attori in carne ed ossa trasmessa da Rai Due in quattro prime serate a partire da mercoledì 17 settembre alle ore 21:30. Per l’occasione la vicende sono state riadattate alla città di Parigi ma lo spirito e il cuore della storia restano invariate. Nel prossimo paragrafo scopriamo la trama e le anticipazioni degli episodi di Occhi di Gatto – la serie tv live action.

Occhi di Gatto: la trama della serie tv live action di Rai Due

Le tre sorelle Alexia, Tamara e Sylia si rincontreranno dopo anni di separazione a Parigi proprio mentre un’opera d’arte appartenuta a loro padre riappare misteriosamente durante una esposizione allestita nel museo al primo piano della Torre Eiffel. È Tamara (detta Tam) a fare questa scoperta, decidendo di allertare le altre due che chiama confidenzialmente Alex e Syl. L’opera era stata data per dispersa a seguito di un grande incendio avvenuto dodici anni prima nella galleria d’arte di famiglia, data in cui anche loro padre era misteriosamente svanito nel nulla. Le tre sorelle decidono quindi di armarsi di coraggio e di andare a trafugare l’opera d’arte posseduta da loro padre nella speranza di trovare qualche sua traccia e capire dov’è finito. Ben presto, le tre ladre finiranno sotto l’osservazione del Capitano Quentin Chapuis, al timone del dipartimento di polizia specializzato in furti di grande valore. Dopo il video, le trame delle singole puntate.

Occhi di Gatto: gli episodi della serie tv live action di Rai Due

Episodio 1. Tamara Chamade torna a Parigi dopo cinque anni di trasferte e decide di riunirsi alle sorelle Sylia e Alexia. È convinta che l’incendio alla galleria d’arte di suo padre e la sua scomparsa dodici anni prima sia stato un incendio doloso fatto esplodere per  coprire il furto dei suoi dipinti. Una ipotesi di cui ne avrà ben presto la prova. La mostra di dipinti giapponesi “Tesori del Giappone” alla Torre Eiffel presenta un kakemono del XVI secolo identico a “La lettrice” di Taguchi Fuginaga, che faceva parte della collezione del padre. Tam, che da bambina aveva disegnato una zampa di gatto sul retro del dipinto, decide di capire se è davvero la stessa opera d’arte e decide che deve rubarlo per dimostrare che apparteneva al padre e rintracciare il suo assassino. Sylia proverà a farla desistere ma la cocciutaggine delle terza sorella, che ha origliato la confidenza delle altre due, la convinceranno a mettersi “all’opera”. Mentre Tam fa visita alla mostra. Alexia si intrufola nei locali travestita da cameriera giapponese, si introduce nell’impianto audio della sala Gustave Eiffel per distrarre visitatori e guardie, poi ruba il dipinto e lo nasconde in una stanza nel negozio di souvenir. Un furto importante necessita di una indagine altrettanto importante: il Commissario Bruneau dà l’incarico a Quentin Chapuis di occuparsi del caso in quanto è fra le più alte cariche del dipartimento di polizia specializzato in furti di grande valore. E questo lo sappiamo già. Quello che non sappiamo è che l’affascinante Quentin è l’ex fidanzato di Tamara.

Episodio 2. Il Commissario Bruneau incarica alla squadra di Quentin e al capitano Gwen Assaya di indagare sull’omicidio di Angela Rupert, trovata con un proiettile in testa nella foresta di Senlis. Un caso che fa il paio con le nuove indagini delle tre sorelle che ora han fatto un patto. Visitano l’ufficio del mercante d’arte Thomas Godard che ha rilasciato il certificato di autenticità dell’opera “La Lettrice” e lo fanno solo per rubare il fascicolo su cui è riportato il nome del ladro del kakemono di loro padre. Il piano sembra andare per il verso giusto ma nell’ufficio irrompe la polizia. Il piano di Sylvia sembra fallito ma, poco prima di andare via, nota un altro dipinto, “Ragazza e il suo cane” stipato dentro una cassaforte assieme ad una scheda di memoria. Appena le acque si son calmate, Tamara e Sylia irrompono nuovamente nell’ufficio di Godard per forzare la sua cassaforte… ma la memory card non c’è più! La loro irruzione non va a vuoto: frugando in un baule trovano una lista con l’elenco di tutti i dipinti valutati dal mercante Godard e scoprono che i dipinti di loro padre sono nelle mani di un altro mercante d’arte parecchio popolare nell’ambiente, Armand Chassagne.

Episodio 3. Tamara e Sylia partecipano a un’asta privata di costumi d’epoca al Grand Siècle organizzata da Chassagne nella sontuosa location della Reggia di Versailles Di fronte ai dipinti, riaffiora nella memoria di Sylvia l’Occhio di Gatto, ovvero il dipinto al cui interno era nascosta la scheda di memoria. Il dipinto viene acquistato da un misterioso uomo mascherato. Le sorelle rubano quattro dei dipinti acquistati dall’uomo ma scoprono che l’Occhio di Gatto non è tra questi. Tutto questo avviene ad un palmo di naso dall’ispettore Quentin Chapuis. Lo sorelle decidono di fare una proposta al mercante Chassagne: scambiare i dipinti rubati con quello dell’Occhio di Gatto. L’appuntamento si terrà a La Défense.

Episodio 4. Tam trascorre una notte con Nico, una guida turistica delle Vedettes de Paris prima di giungere all’incontro previsti. Le sorelle temono che La Défense sia un luogo troppo in vista per uno scambio del genere e decidono di imporre proprio le Vedettes de Paris come luogo di scambio. Con un agile scatto, Syl, Tam e Alex ingannano il mercante Chassagne e gli scippano la valigetta contenente l’Occhio di Gatto. Ancora una volta sotto il naso dell’ispettore Quentin. Ma siccome non si ruba a casa dei ladri, il mercante non mollerà l’osso: pedina Tam e scopre che ha nascosto la valigetta nei pressi di Pont d’Iéna. Mentre il mercante concorda con il suo finanziatore Dalembert che è giunto il momento di ammazzare la ladra, le tre sorelle decidono di avere un nome di squadra: da questo momento in poi saranno le sorelle Occhi di Gatto.

Episodio 5. Consce del fatto che potrebbero essere scoperte, le sorelle Occhi di Gatto tentano il tutto per tutto: torneranno nella caffetteria vicino al porto dove hanno nascosto il quadro e proveranno a cancellare i video di sorveglianza in polizia che potrebbero identificare Tam. Per farlo, Sylia escogita un piano ma sarà poi Alexia a distrugge i server che ospitano i video compromettenti. Un altro colpo è stato fatto! Con il servizio di videosorveglianza fuori uso, Alexia si reca di notte alla caffetteria sul Pont d’Iéna e recupera il dipinto, ancora una volta sotto il naso della squadra dell’ispettore Quentin Chapuis. Ma qualcosa non torna: invece dell’opera d’arte, troverà solo un foglio bianco. A seguito di una aggressione, Tamara e Alexia (ri)tornano al commissariato per sporgere denuncia ma proprio lì, conversando con i gendarmi, ad Alexia viene in mente una conversazione tra un agente di polizia e Théo e si rende conto che probabilmente il dipinto si trova nei magazzini del Museo del Louvre.

Episodio 6. Detto, fatto. Le ragazze si introducono di notte nel Louvre dopo aver mandato in tilt la sorveglianza con una decina di falsi allarmi. Nel laboratorio forense del museo, trovano effettivamente il dipinto L’Occhio di Gatto ma proprio mentre lo stanno per trafugare vengono attaccate da Prudence, assoldata dal finanziatore del mercante per metterle fuori gioco. Sylia e Alexia sfuggono per un pelo grazie all’intraprendenza di Tamara che fa da esca fuggendo da sola con il quadro fra le braccia. L’inseguimento sembra volgere al termine e proprio quando sembra che un proiettile abbia colpito la ladra, è l’Ispettore Quentin a beccarselo salvando involontariamente la sua ex (Tamara è stata la fidanzata del gendarme). Prudence approfitta dell’incontro fra i due amanti e fugge via col dipinto. Capendo che anche la sua posizione è a rischio, fugge via anche lei adottando l’unica strategia possibile: tuffarsi nella Senna! Ora in salvo, le tre discutono della loro ultima azione e Sylia rivela di aver visto in una sala riunioni del Louvre una foto molto strana che ritrae dei trafficanti d’arte in Yemen fa cui anche loro padre. Il volto di loro padre è invecchiato dunque la foto potrebbe essere recente. Tamara ha una bella notizia: approfittando della rissa, è riuscita a sgraffignare dal quadro la famosa scheda di memoria. Leggendola, scoprono un terribile messaggio audio della mercante Hélène Durrieux che minaccia loro padre dicendo che se non concluderanno gli affari come lei vorrebbe, a farne le spese potrebbe essere la vita delle sue figlie.

Episodio 7. Ora è tutto chiaro. Hélène Durrieux ricattava il padre delle sorelle Occhi di Gatto e lo costringeva a conservare e nascondere i dipinti che lei rubava. Nella scheda di memoria c’è pure un video in cui l’uomo racconta di aver escogitato un piano di fuga per tutta la famiglia. Alexia, Tam e Sylia si rendono conto che loro padre si è finto morto per proteggerle. E questa versione viene ribadita dalla stessa  Hélène ch irrompe nel loro appartamento. La donna spiega che i dipinti sono stati rubati prima dell’incendio e che a ideare il furto è stato Christian Dalembert, uomo che lavorava per lei ma che l’ha tradita portandosi via tutto il malloppo. Questa faccenda ha creato una serie di ricatti, minacce ed estorsioni varie da parte di una rete criminale di cui fa parte lo stesso Dalembert. Costretta alle maniere forti, Hélène distrugge le prove in possesso delle tre sorelle e ordina loro di rubare i dipinti dalla casa di Dalembert, altrimenti le avrebbe denunciati alla polizia. E quindi si torna a rubare. Le tre sorelle acquistato e usano un drone per capire meglio com’è composto il castello in cui Dalembert vive in isolamento con la sua collezione e con un esercito di guardie armate guidate dalla sorella Prudence. Non tutto è perduto però. Tam scopre che le uniche persone a cui non viene chiesta l’identità all’ingresso sono le donne delle pulizie. Si traveste da cameriera, s’infila nella magione e scopre dove il trafficante nasconde i dipinti. Ma lo stesso Dalembert la scopre. Syl escogita un piano d’emergenza: creare il panico nel castello per costringere Dalembert a evacuare i suoi dipinti. E lui abbocca: annuncia di caricare tutto su un camion. L’uomo allerta la gendermeria ma quest’ultimo troveranno solo un bigliettino da visita firmato “Occhi di Gatto” sul parabrezza di un’auto. Alexia fa da esca al fine di far fuggire in sicurezza le altre due sorelle: si prende del tempo per accendere e far esplodere dei fuochi d’artificio ma verrà catturata da Prudence.

Episodio 8. La situazione si fa critica. Syl e Tam affrontano Prudence e la lasciano priva di sensi per terra, prima di essere catturati dagli scagnozzi del trafficante. Sul luogo destano troppi sospetti gli spari e i fuochi d’artificio. Sul posto arrivano le squadre speciali delle forze dell’ordine di Francia. Il trio riesce a fuggire con i dipinti – per l’ennesima volta proprio sotto il naso dell’ispettore Chapuis – che però stavolta fa una cosa intelligente: avvisa via radio i colleghi che le ladre stanno fuggendo in barca seguendo il corso del fiume che porta a Cergy. La comunicazione radio viene intercettata da Prudence, che si sveglia, stende due agenti di polizia e si traveste da agente speciale per inseguire anche lei le ragazze. Nel frattempo, le tre sorelle arrivano al punto d’incontro concordato da Hélène Durrieux per scambiare il padre con i dipinti. Ma a guastare la festa è l’arrivo di Prudence che farà una strage fra i presenti. Le sorelle sono costrette alla fuga. Dalembert viene assassinato da un finto agente di polizia che in realtà è un membro della rete criminale che traffica opere d’arte. Nell’impossibilità di poter fare lo scambio e farsi consegnare il padre, Alexia, Tamara e Sylvia decidono di (non) mettersi l’anima in pace: rilevano un bar che ribattezzano “Occhi di Gatto”,  così che Prudence possa venirle a trovare.

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