Polemiche

Signorini e lo scandalo Grande Fratello VIP: omertà e nuove testimonianze

Nuove testimonianze, riflessioni sui compromessi nel mondo del lavoro e accuse di omertà: dilaga il caso Signorini e Grande Fratello VIP.

Tv Italiana 18/12/2025

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Non poteva che continuare a far discutere il caso esploso sul web riguardante Alfonso Signorini e le sue presunte scorciatoie che forniva ad alcuni aitanti giovani semi-sconosciuti per entrare per direttissima nella casa del Grande Fratello VIP; le accuse piovute sul giornalista sono quelle di un meccanismo che prevede proposte di tipo sessuali da accettare in cambio di un posto assicurato nel reality show Mediaset. A lanciare la pietra dello scandalo è stato Fabrizio Corona nel suo web show Falsissimo: in questo video si racconta di un ipotetico grande potere di Signorini, supportato dalla famiglia Berlusconi, che userebbe a suo vantaggio anche per circuire bei ragazzi in cambio di promesse lavorative. “Il Sistema è che se non andavi a letto con lui, no lavoravi in televisione” afferma il siciliano nel video e, a conferma di questo, ha raccontato la storia del modello Antonio Medugno. Il giovane sarebbe stata la prima vittima tangibile di questo sistema vista la presenza di foto osè e chat bollenti messe a segno proprio dal conduttore di GF VIP. A riconferma che tutto sarebbe reale, c’è persino la testimonianza del manager del modello che conosceva i fatti e a custodito tutte le conversazioni. Un caso isolato di infatuazione? Un sistema? Nel frattempo sul web scoppia il caso…

Signorini e lo scandalo Grande Fratello VIP: le nuove timide testimonianze

La testimonianza di Davide Donadei

Alfonso Signorini ha tentato altri corteggiamento legati alla sua influenza in Grande Fratello VIP? A Fanpage.it, Davide Donadei rivela che – dopo un tentativo andato a vuoto – è riuscito ad entrare nel reality Mediaset dopo esser finito sotto le attenzioni personali di Signorini: ““Ci siamo scambiati dei messaggi? Sì ma nulla di paragonabile a quelli mostrati tra Signorini e Medugno. I messaggi inviati a me contenevano dei complimenti, si parlava del fatto che fossi un bel ragazzo. […] Signorini mi invitò ad un pranzo a Milano. Mi disse che, se volevo, poteva darmi qualche dritta. Però questo pranzo non c’è mai stato perché scoppiò il Covid nella Casa. […] Nei messaggi, io parlavo di Grande Fratello. Ricordo che a un certo punto gli scrissi che il concorrente più carino – chiaramente parlavo di me – lo aveva lasciato a casa. […]  Ricevevo messaggi affettuosi, in cui scriveva che ero un bel ragazzo. Mi diceva che mi vedeva come un maschio alpha, che credeva molto in me e che per questo stava facendo di tutto per mettermi nella Casa.  Richieste? Al massimo qualche foto post palestra”. Il ragazzo spiega infine che aveva iniziato ad intuire l’antifona e di aver voluto mettere subito le cose in chiaro: “A un certo punto glielo dissi chiaramente: So dove stai cercando di arrivare, ma purtroppo quello che vuoi tu non potrò mai dartelo”.

La nuove testimonianze anonime

Nel frattempo che Fanpage prova a cavalcare l’onda della polemica, Corona inizia a pubblicare sui suoi profili social una serie di altre testimonianze anonime di ragazzi che dicono di esser stati avvicinati da Signorini. Vengono mostrate alcune mail con recapiti e nomi censurati in cui si parla di avance da parte del conduttore di Grande Fratello: ““Dopo la puntata di ieri, abbiamo ricevuto più di 50 segnalazioni di altri ragazzi che hanno subito approcci via Whatsapp e tramite direct su Instagram“ ha spiegato Corona. Su questi altri casi, ovviamente, andrebbe fatto un approfondimento nel dettaglio ma il caso rischia di diventare sempre più problematico, non tanto per Alfonso Signorini quanto anche per Grande Fratello, Mediaset e tutti coloro che lavorano attorno a questi due brand; tant’è che sono in moltissimi a far notare la totale omertà dei principali portali / giornalisti / blogger che si occupano da tempo di tv e gossip che stanno volutamente non trattando l’argomento.

Signorini e lo scandalo Grande Fratello VIP: quanta omertà

Sulla evidente omertà che circola attorno a questa notizia scandalistica è – fra gli altri – anche il portale Lettera43: I giornali scelgono di ignorare: non riportare, non citare, non approfondire. E non perché manchino gli elementi narrativi che al contrario abbondano, ma perché il costo potenziale supera qualsiasi beneficio. L’autocensura, la forma più elegante e ipocrita del silenzio“. E difatti sono numerosi i feed social che si chiedono come mai i più grandi siti web non si stiano concretamente occupando del caso: no una virgola dal pruriginoso Dagospia, nulla nemmeno su DavideMaggio.it, argomento assente persino su Novella2000. Su Vanity Fair un solo articolo con la non-replica di Signorini che ha invocato il no comment. E se già il silenzio di alcuni opinion maker fa molto rumore, lasciano a bocca apertura tutta una serie di post che arrivano in difesa di Alfonso Signorini.

L’Arrmata Branca-Signorini

Quasi come se fossero stati chiamati a raccolta dal pifferaio magico, sul web molte persone che hanno partecipato al Grande Fratello VIP o colleghi si sono immediatamente riattivati per provare a prendere le difese di Alfonso Signorini, fra teorie improbabili e frittate rigirate. Elenoire Ferruzzi ha difeso la libertà sessuale di Signorini, Raffaello Tonon scarica la colpa ai ventenni che a suo dire si sarebbero consenzientemente in maniera consenziente alla libido del conduttore, stesso discorso fatto da un (ex) collaboratore Biagio D’Anelli. C’è poi la collega Grazia Sambruna che si rapporta alle gesta di Signorini spiegando che questo genere di “favoritismi” esistevano da ben prima del caso Grande Fratello VIP, provando in maniera quasi sfacciata a normalizzare i fatti raccontati.

Quello che però nessuno ad oggi vuole concretamente raccontarvi è che, oltre ad essere un meccanismo immorale sotto ogni punto di vista, costringere un giovane ventenne ad un rapporto sessuale con la promessa di un posto di lavoro fra i concorrenti del Grande Fratello VIP è prefigurabile come reato:

La costrizione indiretta nel ricatto si verifica quando, tramite minacce o manipolazione (es. ricatto emotivo, silenzio, vittimismo), si induce una persona a compiere o omettere un’azione per ottenere un vantaggio illecito, configurando reati come la Violenza Privata (Art. 610 c.p.) o l’Estorsione (Art. 629 c.p.). Si parla di costrizione indiretta perché l’azione non è immediata ma ottenuta facendo leva su paura, sensi di colpa o dovere, sfruttando la vulnerabilità della vittima.

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