(La produzione, ndr) Ha fatto il test sierologico istantaneo a tutto il pubblico prima di entrare e hanno dato a tutti una mascherina di plastica da mettere solo sulla bocca. Ovviamente c'era il plexiglass per separare ognuno.
Le norme raccontate dalla testimone oculare sono a dir poco sconcertanti. Stando alle sue parole, dunque, la produzione di Uomini e Donne avrebbe tranquillamente concesso a persone esterne al programma di prende posto in studio solo dopo un test sierologico istantaneo, la cui affidabilità è del 60% circa stando alle ultime rilevazioni. Tenendo conto, inoltre, che i più rilevanti siti di medicina spiegano che il test sierologico "non ha alcuna utilità clinica per conoscere il proprio stato rispetto al Covid-19".
Ma, se ciò non bastasse, sarebbero state distribuite agli spettatori delle "mascherine di plastica"; dunque non di certo mascherine chirurgiche o FFP2 come vorrebbero le più basilari norme anti-COVID.
E in ultimo persino la scelta dei plexiglass risulta comunque una protezione parziale visto che in ogni caso il pubblico prima o posi sarà costretto a spostarsi dalle proprie sedute per raggiungere altre aree dello studio (i servizi igienici o le uscite).
Tutte queste presunte norme precauzionali messe in atto dalla produzione di Uomini e Donne metterebbero a rischio la salute di protagonisti e spettatori seduti in studio. E le stesse manovre sembrano esser state messe in atto anche per Tu Si Que Vales, anch'esso in fase di registrazione da alcune settimane. La Sanguinaria ha colpito ancora?
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