Da alcune settimane Striscia la Notizia ha trovato un nuovo modo per andare addosso alla Rai, un cruccio che da molto tempo bazzica in quel di Cologno Monzese. Dopo aver sparato a zero su conduttori, programmi, presunte irregolarità e questioni economiche interne, ora il programma col Gabibbo sta facendo il diavolo a quattro per cancellare il sodalizio nato negli Anni '50 fra il comune di Sanremo e la nostra Tv di Stato per la realizzazione e messa in onda del Festival di Sanremo. La teoria su cui sta martellando da alcune settimane l'inviato Pinuccio è quella che, siccome il concorso è un marchio detenuto dal comune di Sanremo, la manifestazione dovrebbe svolgersi solo dopo un bando pubblico indetto dal palazzo di città. Una affermazione probabilmente lecita ma che viene smentita da fatti e dichiarazioni raccolti dallo stesso programma comico di Antonio Ricci.
Ad esempio, è lapidaria la dichiarazione rilasciata dal sindaco Alberto Banchieri all'inviato di Striscia la Notizia dello scorso 12 ottobre 2022, in cui dice testualmente:
Da parte nostra, in questi anni, non c'è mai stata né la volontà, né l'esigenza di andare a bando. Anche perché stiamo parlando di una convenzione frutto di un lavoro lunghissimo [...] La Rai ci assicura all'incirca cinque milioni di Euro, quest'anno forse è sceso di 200mila Euro, quindi 4.8 milioni... però all'interno di questo ci sono tantissime altre cose. C'è ad esempio anche la promozione del territorio...
L'intervista al sindaco, tagliata in più parti, volge poi ad una ipotesi fantasiosa: Pinuccio chiede al sindaco cosa farebbe il comune nel caso in cui un ipotetico network televisivo gli offrisse tre volte la cifra assicurata dalla Rai ovvero 15 milioni di Euro. Questa è stata la risposta di Banchieri:
Beh se ci fosse una richiesta di una emittente che ci offre il triplo delle risorse... faremmo delle valutazioni.
C'è un dettaglio interessante da tenere da conto in questo servizio. La domanda di Pinuccio è stata formulata in maniera piuttosto dettagliata: "E se una emittente europea vi offrisse il triplo?". Perché specificare una "emittente europea"? Forse perché Mediaset da qualche mese è diventata MediaForEurope, quindi una emittente europea a tutti gli effetti?
Illazioni a parte, ad oggi, per il comune di Sanremo potrebbe essere un vero azzardo lasciare la strada vecchia per quella nuova anche per una questione di immagine. Grazie al Festival di Sanremo made in Rai, ad esempio, la città di Sanremo ha trovato lustro a livello internazionale grazie ad Eurovision Song Contest, un sodalizio fattibile solo da emittenti statali e che quindi verrebbe a mancare se il concorso finisse in mano a privati. Inoltre, dati Auditel alla mano, Rai1 è diventata la casa del Festival e lo spostamento su reti Mediaset, Sky o di altre emittenti potrebbe essere un vero azzardo dal punto di vista della share e del lustro dell'evento nel totale.
Nessun commento
Posta un commento