Amici
Amici 21: giornalisti forzati a parlar bene dei finalisti dalla produzione
Tv Italiana 18/05/2022

Amici 21 non poteva concludersi senza un’altra (l’ennesima) polemica sui controversi contenuti che da anni offre la trasmissione. Pongoregolamento, spintarelle, assegnazioni di premi distribuiti quasi al centimetro, ora sulla testa del talent show di Mediaset aleggia un’altra pesante accusa: secondo quanto rivelato da uno dei giornalisti in collegamento durante la finale, la produzione del programma di Canale5 avrebbe imposto ai critici e ai blogger di esprimersi solo positivamente nei confronti dei finalisti in gara e di non rivolgere mai alcun tipo di critica. Ma da dove arriva esattamente questa rivelazione? Dalle pagine del sito TvBlog.it..
L’esistenza di questo compromesso fra la produzione di Amici 21 e i giornalisti invitati in finale, come dicevamo, è stata svelata sulle pagine di TvBlog.it nel podcast “TvBlog Pills”. Nel suddetto spazio, il redattore M. Galanto ha spiegato il patto siglato fra programma e invitati. Un patto chiaro ed esplicitato senza grossi misteri:
Ho letto anche io questi commenti, questi tweet un po’ critici nei confronti dei giornalisti. La spiegazione è molto più semplice: funziona che la produzione di Amici invita il giornalista che prenderà parte alla giuria della Stampa e gli viene esplicitato il fatto che la finale di Amici viene vista come una sorta di festa. Quindi l’invito che viene esplicitato, quindi non è implicito è proprio esplicitato, è di evitare di rovinare la festa…
Tradotto, cosa significa? Se hai un commento positivo da fare su uno dei concorrenti, alzi la manina e lo esprimi correttamente. Se invece devi venire alla finale di Amici per venirmi a dire: “tu non sei capace”, “tu sei peggio”, “tu ancora peggio”, allora ti dicono di no. […] È semplicemente un gioco delle parti dove si ha la consapevolezza che si fa parte di un programma televisivo che ha delle regole che, se si vuol rispettare, ci si può partecipare altrimenti… Puoi stare a casa e criticare chiunque senza ritegno.
Dichiarazioni chiaramente non deontologiche per il ruolo di un giornalista che, in quanto tale, dovrebbe esprimere liberamente la propria opinione di esperto lontano da costrizioni, compromessi ed altri accordi fatti sottobanco. Quindi un accordo tacito a cui hanno preso parte grandi testate nazionali fra cui Fanpage, TvBlog, DavideMaggio.it, Il Fatto Quotidiano, Vanity Fair, ANSA, QN, Il Mattino, Il Tempo, Il Messaggero, Il Giornale, La Stampa? Davvero il giornalismo italiano accetta di tacere critiche per 2 minuti di visibilità in tv? Sarebbe davvero la morte di un settore…
Hey Marta, qualcuno ha risposto alla tua osservazione.
Dai un’occhiata… o meglio, un ascolto! #Amici21 pic.twitter.com/7EUFWekbI4— TV Italiana (@TV_Italiana) May 18, 2022