Musicale
Classica HD chiude: Sky lo rimpiazza con Sky Classica, dal 1° febbraio 2025
Tv Italiana 21/01/2025

Ve ne davamo notizia nel 2022: il canale televisivo Classica HD era stato messo all’asta a causa della fallimentare gestione del progetto. A distanza di più di due anni dalla rivelazione, Sky Italia ha deciso di rivelare il canale e di inaugurarne uno speculare. Dal 1° febbraio 2025 al canale 124 del decoder satellitare arriverà il nuovo Sky Classica, una versione rinnovata dello storico canale fondato e diretto da Piero Maranghi interamente dedicato agli appassionati di opera, balletto e sinfonica.
Nonostante il nuovo nome, il canale continuerà ad essere edito da Italia Classica e offrirà a tutti gli abbonati Sky la musica sinfonica dalle più prestigiose sale da concerto italiane e internazionali, i ritratti dedicati ai miti di ieri e ai divi e alle dive di oggi, i classici balletti romantici e gli spettacoli di danza più moderni. Il palinsesto di Sky Classica si avvale inoltre di produzioni originali
come Almanacco di Bellezza, il programma di attualità culturale,
condotto da Piero Maranghi e Leonardo Piccinini, che tutti i giorni
dell’anno racconta gli anniversari, le storie e le curiosità del giorno,
con uno sguardo sul presente e sull’attualità. O Mestiere Teatro, un
programma di interviste ai protagonisti del mondo della musica classica,
italiana e internazionale, davanti e dietro le quinte: musicisti e
interpreti, ma anche sovrintendenti e addetti ai lavori
In occasione del lancio di di Sky Classica, sabato 1° febbraio alle ore 21:15 verrà trasmessa La Bohème di Giacomo Puccini, proprio nel giorno dell’anniversario della prima messa in scena a Torino, avvenuta nel 1891. Quella proposta è la Bohéme nello storico allestimento di Franco Zeffirelli, andata in scena al Teatro alla Scala nella stagione 2023. E a seguire, alle ore 23:20, Sky Classica proporrà un imperdibile documentario: La Bohème di Franco Zeffirelli. Un documento che ripercorre la genesi della straordinaria produzione che segnò l’esordio nel 1963 al Teatro alla Scala del giovane regista Franco Zeffirelli.