Eurovision
Rai ha votato ‘sì’ per Israele ad Eurovision: l’incredibile spiegazione
L'incredibile arrampicata sugli specchi di Rai che giustifica il suo "Sì" alla presenza di Israele ad Eurovision 2026.
Tv Italiana 06/12/2025

Come vi abbiamo già raccontato nei giorni scorsi, EBU ha indetto una votazione per stabilire a maggioranza se Israele potesse partecipare alla prossima edizione di Eurovision Song Contest. La votazione si è conclusa con la vittoria del “Sì” e dunque l’emittente tv KAN che rappresenterà sul palco lo stato di Benjamin Netanyahu sarà sul palco il prossimo maggio 2026 con una nuova proposta musicale. La decisione ha scatenato le prime lecite reazioni: Spagna, Slovenia, Irlanda e Paesi Bassi hanno immediatamente annunciato che non gareggeranno in quanto la loro presenza è incompatibile con gli ideali che il concorso si proporrà di promuovere con la presenza della bandiera d’Israele fra i concorrenti. Giustamente molti si sono chiesti qual è stata la decisione della Rai in questo contesto? L’Italia ha votato “sì” o “no” ad Israele? E soprattutto, Rai si ritirerà dalla gara oppure gradirà condividere il palco con uno stato definito genocida dall’ONU? A rispondere a tutti questi quesiti è stata direttamente la nostra tv pubblica con una breve nota: Rai ha supportato Israele e resterà in gara.
Rai ha votato ‘sì’ per Israele ad Eurovision 2026
Come già detto, Rai ha diffuso una nota in cui conferma la sua partecipazione ad Eurovision 2026, e lo fa sottolineando di aver votato “Sì” alla presenza dello stato d’Israele fra i Paesi in gara: “L’impegno di Rai all’interno della competizione è conferma della volontà di rafforzare il ruolo dell’Italia nella promozione di musica, cultura e spettacolo a livello internazionale. In questa ottica Rai, nel dibattito all’interno di Ebu, ha sostenuto la partecipazione del broadcaster pubblico israeliano Kan alla prossima edizione”. Secondo questo concetto scollegato da ogni logica, la presenza di Israele al concorso permetterebbe al nostro Paese di diffondere la nostra identità musicale e culturale. In che modo esattamente?
Ma quel che è peggio – c’è lo racconta ANSA – è il preambolo usato da Rai per giustificare la scelta: “In qualità di membro dei Big Five, l’Italia è da sempre tra i Paesi che hanno creduto e investito nell’Eurovision Song Contest, contribuendo in modo significativo, anche economicamente, al suo sviluppo e al suo successo internazionale. Negli ultimi anni il nostro impegno è cresciuto costantemente, a testimonianza del valore che attribuiamo a un evento che rappresenta la più longeva manifestazione musicale internazionale, capace di unire culture diverse in una celebrazione comune“. In che modo l’eventuale assenza del solo stato di Israele avrebbe minato la credibilità o la realizzazione del concorso? Eurovision 2026 si sarebbe fatto tranquillamente anche senza la presenza dell’emittente KAN e con quattro Paesi in più che oggi si sono ufficialmente ritirati come gesto di sdegno.



