Quattro giorni fa - in data 1^ luglio - Mediaset ha comunicato alla nazione che "Barbara D'Urso non condurrà più Pomeriggio5". Una scelta presa di comune accordo fra le parti, spiegavano da Cologno Monzese, che altro non è che l'anticamera di una uscita di scena definitiva dal quinto canale per la conduttrice partenopea. Eppure è la stessa D'Urso a riferire in una intervista fiume rilasciata quest'oggi 5 luglio 2023 a La Repubblica che quanto comunicato dall'azienda berlusconiana era una gigantesca bugia. Ma questo è solo uno dei vari sassolini dalle scarpe che la ex conduttrice ha deciso di togliersi a poche ore dalla presentazione dei nuovi Palinsesti Mediaset 2023 - 2024. Scopriamo le sue dichiarazioni.
Primo step di questa intervista fiume è una spiegazione dalla sua visione dei fatti di quanto accade qualche mese fa: Barbara D'Urso e Mara Venier furono appenale come "tr*ie" dai profili social di Mediaset. Un tweet partito per errore ma visualizzato dai numerosi follower dell'azienda.
Il 26 marzo andava in onda su Rai1, a Domenica In, un mio videomessaggio di 90 secondi per la mia amica Gabriella Labate. Messaggio autorizzato dal direttore delle news Crippa e da Giorgio Restelli. Sull’account QuiMediaset esce il seguente tweet: “Che cosa antipatica. Tr*ie mi pare azzeccato silvy”, sotto la foto mia e di Mara. Resta solo 2 minuti, chi ha le chiavi per entrare lo cancella. L’account dichiara di essere stato hackerato e il giorno dopo QuiMediaset si scusa con le persone offese e i follower ammettendo che è stato un errore interno. Nessuno mi chiede scusa, in fondo sono stata chiamata “tr*ia”, ho due figli che non vogliono mai apparire, si sono chiesti: possibile che l’azienda dove lavora da anni la chiami tr*ia? Dopo tre giorni il capo della comunicazione mi chiede scusa privatamente ammettendo che tutto è partito dal suo piccolo gruppo di persone che si occupa, appunto, della comunicazione.
Però, nonostante le voci di un suo addio all'azienda circolassero da parecchi mesi e la stessa Mediaset le aveva fatto firmare un contratto di un solo anno (chiaro campanello d'allarme), Barbara D'Urso ha sentito di essere fuori posto solo dopo aver subito quelle offese, dice:
Ho cominciato a pensare che forse a Mediaset non ero più gradita. Pongo il dubbio a Lucio (Presta, il suo manager ndr.) che nel frattempo si occupa professionalmente di me e con cui mi confronto: “Se non mi vogliono più bene, vado via”. Incontra Marco Leonardi, direttore risorse artistiche Mediaset e con il consulente Restelli. Dicono che "Vorrebbero continuare l’accordo per i due anni successivi, alle stesse condizioni economiche e editoriali”
Quindi si aprono delle contrattazioni: da un lato l'azienda frena la D'Urso, confermandole il solo Pomeriggio5 forse fino a dicembre mentre il management della conduttrice punta addirittura ad un raddoppio con una prima serata. Ma visto l'andazzo, si parla persino della chiusura del rapporto di lavoro prima dell'autunno:
(Lucio Presta, ndr) rilancia: “Barbara ha bisogno di sentirsi voluta dall’azienda, siccome non c’è questo sentimento, perché non facciamo una cosa più corretta? Salutiamoci il 2 giugno, lei rinuncia ai soldi tranquillamente e siamo liberi di andarci a cercare un lavoro a stretto giro”. Passano meno di 48 ore, Pier Silvio Berlusconi è inamovibile: fino a dicembre è con noi, troveremo altre cose. Porto avanti Pomeriggio 5 e il 2 giugno, ultima puntata, saluto: “Ci vediamo a settembre”. Continuo ad andare a Cologno Monzese per due settimane, con la costumista e la sarta preparo gli outfit per la ripartenza.
Una ripartenza che però non ci sarà, come già sappiamo.
(Il manager ndr) dialoga con l’azienda, che conferma di voler trovare una prima serata. Il 26 giugno lo chiamano: “Ti può ancora essere utile chiudere in anticipo il contratto? Perché c’è la possibilità di far cominciare Pomeriggio 5 da chi lo condurrà dopo.
Nonostante Mediaset decida all'ultimo momento di voler chiudere il rapporto di lavoro con la conduttrice questa estate, Barbara D'Urso nega questa possibilità:
Utile? No, non è utile. A fine giugno coi palinsesti chiusi dove si va? Potevano dirlo ad aprile. Sentenza definitiva. Chiunque sarà, comincerà a settembre, non a gennaio. Il 28 vengo a sapere che dopo 15 anni non ci sarò più. [...] I modi sono inaccettabili. Mi hanno ferito profondamente: prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori. Io non ho potuto ringraziare nessuno. E il comunicato: non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni.Molti giornalisti ed esperti del settore legano la sua uscita di scena all'immagine di conduttrice trash che da anni si porta dietro. Una accusa che Barbara D'Urso smentisce categoricamente:
Ho letto in giro che la D'Urso è andata via perché è trash.Che cos’è trash? Perché fino a tre anni fa a Live – Non è la D’Urso a mezzanotte e mezza i personaggi non erano di serie A? Primo: col budget che man mano si era ridotto chi chiamavo? Secondo: io da anni conduco Pomeriggio Cinque col tailleur, occupandomi rigorosamente di cronaca. Perché continuano a dirmi trash? Se fossi trash, col programma sotto testata giornalistica, avrei un richiamo dal Consiglio di Redazione ma mai successo. Vedo su Canale 5 cose molto molto trash: non solo non vengono fermate, ma vengono esaltate...
Fatto salvo che a Live - Non è La D'Urso ci ricordiamo benissimo delle sfere con dibattiti trash, le sfilate della mamma di Luigi Favoloso e delle altre mille trashate mandate in onda (persino segmenti hot) così come non è assolutamente vero che Barbara conduce Pomeriggio 5 in tailler da anni (sul web è pieno di foto con abiti che denotano il suo seno in bella vista), è però altrettanto vero che l'unica paladina del trash su Canale5 non è affatto Barbara D'Urso. Citofonare Maria De Filippi.
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