Polemiche

San Marino dura con Eurovision: “EBU non ci rispetta, giurie composte da ignoti”

Il direttore di San Marino RTV attacca EBU parlando di giurie sconosciute e situazioni anomale nel voto ad Eurovision 2025.

Tv Italiana 14/06/2025

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A distanza di un mese dalla fine di Eurovision Song Contest 2025, non si spegne la polemica appiccata dalla piccola repubblica di San Marino nei confronti della competizione musicale di EBU a seguito del pesante ultimo posto incassato dal brano “Tutta L’Italia” di Gabry Ponte. Nel corso di una conferenza stampa svoltasi oggi 14 giugno 2025 nella sede di RTV San Marino, il direttore generale Roberto Sergio ha voluto fare alcune importanti precisazioni circa la possibilità – concreta – di partecipare ad Eurovision anche nel 2026 ma non prima di aver messo in chiaro alcuni dubbi circa i sistemi di voto; soprattutto delle giurie nazionali, a suo dire poco convincenti. Leggiamo le sue dichiarazioni nei prossimo paragrafo.

San Marino dura con Eurovision: “EBU non ci rispetta, giurie composte da ignoti”

Parlando della prossima partecipazione di San Marino ad Eurovision 2026, il direttore generale Roberto Sergio ha spiegato: “San Marino ad Eurovision per il sedicesimo anno? Non lo so. Ora c’è un dibattito aperto. Io credo che ci sia un problema nella relazione fra i piccoli stati ed EBU.Ho la sensazione, anzi, dopo averla vissuta di persona, ho la certezza che non abbiano rispetto nei confronti dei piccoli stati.  E questo lo dimostrano le tante incongruenze che ci sono e tante assenze di sensibilità che ci sono quando ci sono degli accadimenti… e come i piccoli stati escono dalle graduatorie e dalle classifiche a prescindere dalla qualità del progetto e dell’offerta che viene fatta. Contestiamo, e ci sono stati anche altri paesi più grandi a farlo, le modalità di voto. Ci sono giurie sconosciute ai più, con personaggi mai visti e sentiti e di cui nemmeno si sa l’identità. Che danno votazioni incomprensibili! Perché sarà pure soggettivo il gusto musicale però è anche vero che c’è una soggettività ed una omogeneità di consensi verso il bello,  come canzone o performance, o verso ciò che è brutto. Parliamo della Gran Bretagna (Regno Unito, ndr.)? Prende voti altissimi dalle giurie e zero dal voto popolare… Allora qualcosa non va! Stessa cosa vale per la Svizzera, Paese ospitate. Ci sono situazioni anomale su cui discutere. Quello che dovrà fare San Marino è entrare in contatto diretto con altri stati piccoli e le loro televisioni, iniziare un discorso comune, così da dare maggior forza a tutti noi e rispetto a chi governa su questo evento”.

San Marino farà “di tutto per essere a Eurovision 2026”

In ogni caso, San Marino non vuole perdere l’occasione di partecipare ad Eurovision anche il prossimo anno: “Faremo di tutto per essere ad Eurovision 2026 ma… ci devono essere delle garanzie, non necessariamente tanti punti ma vogliamo essere rispettati. La candidatura di Gabry Ponte era di grande valore, di grande appeal, con una performance tecnologicamente e visivamente straordinaria. Ma c’è una penalizzazione da parte delle giurie, prima che del voto popolare, a noi lascia tanti dubbi su cui si dovrà discutere“.

E poi ha aggiunto: “(Fra web e tv, ndr.) L’operazione San Marino Song Contest ha raccolto fino a 200 milioni di contatti raccolti attraverso tutti i media, Rai, Mediaset, La7, Sky, una roba che non si era mai vista […] E poi Gabry Ponte prende zero punti dal voto popolare da tutti gli altri stati, lui che ha gruppi di fan e gruppi di sostenitori da Spagna, Germania… Cioè è impossibile che non abbiamo portato nulla!” Accusa di televoto pilotato?

Sognando San Marino Song Contest pende il posto di Una Voce per San Marino

Ultima chicca. Nel corso della conferenza stampa, Roberto Sergio ha deciso di cambiare nome al concorso Una Voce per San Marino. Si chiamerà Sognando San Marino Song Contest, facendo il verso allo sperimentale talent di Milly Carlucci Sognando Ballando con le Stele. Guarda il video qui sotto.

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