Spinti da un nostro collega alla lettura di una recensione molto romanzata dell'ultima stagione di Temptation Island, ci vediamo costretti a realizzare anche noi un articolo di riflessioni sul programma estivo per eccellenza del gruppo Mediaset; l'adattamento di un format belga che da un po' di anni alberga fra giugno e luglio con storie, racconti e protagonisti che più che selezionato da un casting televisivo sembrano usciti dal calendario degli appuntamento di un pessimo psicologo. Da lungo tempo, infatti, Temptation Island raccoglie a chiamata quanto di peggio ci possa essere in fatto di relazioni di coppia e le dà in pasto ai suoi spettatori con la consapevolezza che tradimenti, scatti di violenza e riflessioni dalla dubbia moralità siano il giusto pane da dare al pubblico generalista, quello più familiare che Pier Silvio Berlusconi cerca di accalappiare da tempo e con mosse discretamente goffe.
Il primo pesante tema da affrontare quando si va ad analizzare la qualità di un programma televisivo è sempre il contenuto più che la sua veste. E i contenuti della versione Made in Fascino PGT di Temptation Island sono qualcosa di allucinante, se non addirittura terrificante. Sette coppie, quasi tutte con animi esagitati e tradimenti plurimi alle spalle, le si prendono e le s dividono in due spazi distinti - due villaggi turistici - con l'intento di scatenare nei protagonisti ogni genere di istinto possa fare gioco al racconto televisivo: dalle serate dove si beve a tentatici e tentatori chiamati a stuzzicare sotto vari punti di vista i soggetti del nostro "esperimento"; per altro tentatori così tanto avvenenti ma così poco capaci di saper tenere una discussione visto che vengono imbeccati con auricolari dagli autori in regia (vedi video qui sotto).
#Temptationisland Mi sono accorta alla puntata 4 che al minuto 02:40:19 si sente chiaramente qualcuno suggerire a Gaia di dire "usciresti con me?" Cosa significa? Guardate ma soprattutto ascoltate il pezzetto di video in questione pic.twitter.com/wgI0ymbHha
— soniasettimia (@soniasettimia) July 19, 2024
Ovviamente da una coppia già fortemente in crisi cosa ne potrà mai uscire fuori? Un mare magnun di rinfacci rancorosi, di scatti d'ira preoccupanti (porte sfondate, sedie e sgabelli distrutti e scagliati con violenza), parolacce e insulti a go-go. Forse è questo il contenuto per tutta la famiglia che Pier Silvio Berlusconi vuole trasmettere nella sua nuova tv pan-europea? Ma quello che abbiamo raccontato fino ad ora è solo la buccia del frutto marcio che è Temptation Island.
Il programma non sembra avere affatto cura della psiche dei protagonisti sottoponendoli in pochi giorni ad un vero e proprio bombardamento di filmati tagliati ad hoc (al falò ma anche al pinnettu) con la consapevolezza che i nervi delle coppie salteranno senza dubbio. Una scelta che non fa di certo bene alla relazione ma nemmeno alla psiche dei protagonisti. Del resto, con la scusa di fare reality, non sembra esserci alcuna mediazione con psicologi o terapeuti e tutto va in onda come in una sorta di grande corrida spagnola, dove al toro gli si fa vedere il drappo rosso e poi ci si diverte a vederlo imbizzarrito. Tanto, prima o poi, verrà "mattato".
Più in generale la concezione dalla donna in questo reality ne esce quasi sempre a pezzi. Le fidanzate protagoniste il più delle volte soffrono e raccontano a più riprese di esser state trattate male dal partner, di aver vissuto forti momenti di sconforto e di essersi addirittura annullate per il loro fidanzato eppure, poste davanti alla scelta di separarsi, il più delle volte accetteranno di tornare a vivere la vita orribile che hanno raccontato per cinque settimane in tv. Portando in tv un esempio completamente diseducativo che elegge ad intrattenimento le relazioni tossiche, in un periodo storico in cui la cronaca è costellata di storie di maltrattamenti domestici finiti anche in femminicidi nei casi più efferati.
Se non sono coppie tossiche con sindrome di Stoccolma, problemi di gestione della rabbia o deficit di intelligenza a Tentescion non li vogliamo.#TemptationIsland pic.twitter.com/n0zoXdTttJ
— Soupandwetbread🤟🏻 (@LisaElaisa) July 24, 2024
E se pensate che almeno il conduttore possa in qualche modo aiutare a moderare la discussione, state freschi: Filippo Bisciglia appare completamente inadeguato al ruolo che gli è stato affidato. Poco spontaneo nei lanci dei vari spazi della trasmissione, telecomandato nei momenti dei falò anticipati (forse anche lui riceve suggerimenti dalla regia nell'orecchio?).
E sorvolando anche sul fatto che molte coppie sembrano avere forti problemi con l'uso della lingua italiana - tanto da esprimersi in dialetto per decine di minuti in tv o dal disconoscere l'uso di "ha" e "a" sui social - Temptation Island ha anche un forte problema con la linea temporale con cui racconta le vicissitudini dei fidanzati al suo pubblico: ben conscio di avere degli spettatori con un livello d'attenzione estremamente basso, da alcuni anni è costretto a rimasticare le storie delle coppie separandole in compartimenti separati, spesso arrivando a commettere l'errore di mostrarci chi è già uscito in quanto magicamente sparito dai falò o dai pinnettu.
Qui Lino e Alessia erano già andati via. ⚰️⚰️⚰️ Ma come le montano le puntate? #temptationIsland pic.twitter.com/DpmKYZtQDX
— GigiGx (@GigiGx) July 4, 2024
Voi immaginate di seguire una serie tv o una soap opera e di imporvi la visione prima delle scene di un solo protagonista e poi di fare dieci passi indietro e seguire il racconto creato attorno ad un altro protagonista. Sarebbe chiaramente folle ma questo è fatto anche nell'ottica di migliorare una narrazione troppo ripetitiva e vuota di contenuto.
Una sola cosa ha dalla sua parte questo Temptation Island: gli ottimi ascolti. Piazzato strategicamente da anni fra giugno e luglio e in un giorno della settimana senza alcun competitor di intrattenimento, il reality Mediaset veleggia da tempo su percentuali bulgare. Ma fino a che punto si possono barattare gli alti ascolti con dei contenuti tanto deplorevoli quanto pericolosi?
Temptation Island è una sorta di Horcrux della televisione italiana: un artefatto magico necessario per raggiungere il successo ma realizzato con un atto che viola le leggi della natura e della morale. E benché la Rai abbia provato a distruggere questo potente oggetto con uno dei suoi uomini migliori, è pur sempre vero che Alberto Angela non è di certo Harry Potter.
Temptation Island. Voto finale: 0⭐ su 10.
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