Rai

Porta a Porta: lo speciale su Papa Francesco al centro di forti polemiche

Lo speciale di prima serata di Porta a Porta sulla morte di Papa Francesco non ha convinto pubblico ed esperti. Ecco perché.

Tv Italiana 22/04/2025

article-post

La giornata di ieri – 21 aprile 2025 – è stata per Rai Uno una giornata segnata dal grande lutto per la scomparsa di Papa Francesco. La regolare programmazione del primo canale nazionale si è spenta a favore di una differente messa in onda puntellata da notiziari, puntate speciali e talk show per parlare e approfondire la vita, le opere e la morte del Pontefice. Fra le tante trasmissioni chiamate ad apparire in maniera estemporanea in palinsesto c’è stato anche Porta a Porta, il talk show di Bruno Vespa si è spostato in prima serata per un dibattito sull’ascesa al cielo del Santo Padre. Una decisione non di certo nuova per Rai Uno quando accadono notizie di rilevanza mondiale; nonostante questo, il programma è finito al centro di alcune polemiche a seguito dei contenuti trasmessi all’interno di questo dibattito celebrativo per Papa Francesco, realizzato a poche ore dalla morte accertata.

Porta a Porta: lo speciale su Papa Francesco al centro di forti polemiche

Bruno Vespa contro Papa Francesco: “A Gaza non è genocidio”

Molti telespettatori si sono lamentati delle parole spese da Bruno Vespa per smentire le affermazioni da Papa Francesco nel special in onda il giorno della morte del Pontefice. Intervenendo sulle parole di un suo ospite, il conduttore ha voluto mettere in chiaro che il conflitto in corso a Gaza non è un genocidio come spesso l’ex Pontefice ribadiva: “Però però però le parole hanno un senso. Genocidio è stato quello nei confronti degli ebrei. Quello di Gaza è una orribile strage ripetuta ogni giorno. Non è genocidio, che è un’altra cosa…”. Questo appunto ha suscitato una ampia indignazione sui social. Ma non è stato unico tema che ha portato Bruno Vespa al centro delle polemiche…

Porta a Porta: solo ospiti uomini per parlare di Papa Francesco

Papa Francesco è stato fra i pochissimi Pontefici ad aver aperto le porte della chiesa con maggior insistenza alle donne, nel tentativo di essere quanto più inclusivo. Il tema è stato raccontato a più riprese anche dalla stessa Rai Uno nel corso della giornata di lutto da conduttrici, ospiti ed opinionisti. Per questo ha lasciato davvero molto stupiti il fatto che gli otto ospiti in studio da Bruno Vespa fossero tutti uomini. Una consuetudine per il programma di Bruno Vespa che già in passato aveva scelto un panel completamente al maschile per una puntata del suo talk sul tema dell’aborto.

Una faccenda che ha messo sull’attenti anche uno dei membri del CdA Rai Roberto Natale:Non sono bastate tre ore di diretta per vedere una donna seduta su una delle otto poltroncine bianche di Porta a Porta” – si è lamentato in una nota diffusa alla stampa – “Lo speciale dedicato alla morte di Papa Francesco ha messo a confronto solo e soltanto competenze maschili. Tranne un breve collegamento con Monica Maggioni e l’intervento di una suora in rappresentanza delle religiose chi in studio erano presenti nel ruolo secondario di pubblico. Esclusivamente gli uomini hanno potuto dire la loro su un pontificato che invece ha molto valorizzato il ruolo della donna nella Chiesa”. L’uomo spiega inoltre che, contrariamente a quanto accade negli studi di Bruno Vespa, la Rai partecipa a campagne europee a favore delle donne come No Women No Panel e il progetto “50/50” che prova a dare maggior rilevanza al genere femminile nei luoghi di lavoro e nella società. “La Rai non può permetterlo: l’impegno ad un equa rappresentanza dei generi deve valere per tutti”.

Potrebbe interessarti anche