Responsive Ad Slot

I 10 PEGGIORI programmi tv del 2023

Ecco l'elenco dei 10 programmi tv che noi di BlogTvItaliana.it abbiano eletto come peggiori del 2023

sabato 30 dicembre 2023

/ by Tv Italiana

10 PEGGIORI programmi tv   2023

Non c'è fine dicembre senza la nostra consueta lista dei peggiori programmi tv dell'anno. E anche questa volta, qui a BlogTvItaliana.it non ci siamo risparmiati con delle bonarie critiche, strocature e segnalazioni su quelli che sono stati gli show televisivi che meriterebbero una rimodulazione totale o - se preferite - la cancellazione definitiva dai palinsesti televisivi dopo questo rivoluzionario 2023. Il nostro elenco qui di seguito. 

1. C'è Posta per Te 2023 - 25esima edizione
Oggi anno siamo certi che la suddetta trasmissione non possa superare se stessa in quanto al veicolare messaggi sbagliati, diseducativi e contro la morale comune. Ma ogni anni puntualmente ci sbagliamo. La 25esima edizione di C'è Posta per Te si è rivelato anche quest'anno un crogiolo di luoghi comuni pericolosi per il suo pubblico, da sempre poco acculturato, che trasforma in meme divertente qualsiasi cosa gli capiti a tiro, anche una incredibile storia di violenze domestiche; una narrazione che sprizzava tossicità da ogni frase ma che la conduttrice ha portato in onda trattandola come una generica rottura dovuta a battibecchi per futili motivi. 

c'è posta per te 2023

Per fortuna la faccenda è stata condannata da decine di associazioni ed enti regolatori dei media: Differenza Donna, ValigiaBlu, APS - Il Laboratorio del Possibile ma anche MOIGE e AgCom si sono battute per condannare il programma di Canale 5. Un caso così pesante di normalizzazione delle violenze domestiche nell'anno in cui si sono accesi i riflettori sui femminicidi non può che condannare lo show di Maria De Filippi fra le robe più orrende trasmesse nella stagione televisiva che ci siamo buttati alle spalle.

2. X Factor Italia 2023 - 17esima edizione

Da anni X Factor Italia tenta a tutti i costi di provare a rientrare nelle grazie del mainstream televisivo. Non riuscendoci mai. Da tempo gli ascolti sono in picchiata e persino gli escamotage di sommare canali "+1" e l'on demand non servono ad alcunché. Trovata della 17esima edizione è stata la volontà fortemente voluta dalla produzione di rimettersi in casa Morgan, sperando evidentemente in qualche suo momento trash con cui far tornare in auge la baracca. Ma l'ex leader dei Bluvertigo, già attenzionato e scusato dopo una mega-figuraccia a colpi di insulti omofobi, è andato in escandescenza insultando gli altri giudici e mancando di rispetto alla conduttrice. A due settimane dalla finale, Morgan è stato espulso dallo show e con lui anche l'ultimo briciolo di credibilità che la trasmissione portava con sé. Dite a Sky di chiudere tutto. Grazie.

3. Avanti Popolo


Contenutisticamente n talk show politico come un altro ma all'atto pratico una vera e propria dimostrazione di potete. Dopo aver condotto una seconda serata ed un approfondimento estivo con qualche tentennamento, a Nunzia De Girolamo è stata data una conduzione in solitaria in prima serata, oltre che un budget da capogiro: 6,4 milioni di Euro da spalmare in circa 30 puntate, questo secondo i rumor. E se già di per sé il pubblico ha preferito evitare il programma visti i magrissimi ascolti registrati, il talk si è macchiato di spazi parecchio discutibili: dalla delirante presenza di Fabrizio Corona (per un cachet da 30mila Euro, riferisce il diretto interessato a La Zanzara) alla mal congegnata presenza di una giovane vittima di stupro trattata da caso umano delle tv dei primi Anni 2000. Più in basso di così, c'è solo Giletti.

4. Stanga in the Sky


Se già il mondo di YouTube e Instagram sono risultati davvero poco funzionali al mondo della tv, pensate quanto non lo possa essere affatto l'agglomerato di roba proveniente da TikTok dove la soglia d'attenzione si ferma ad un minuto abbondante. Nella folle corsa all'influencer del momento, Sky Italia ha deciso di affidare una sitcom a Mattia Stanga: tiktoker famoso per delle scenette in cui imita dipendenti pubblici adirati o parentame affetto da un carattere acido e sclerotico. Da queste premesse non poteva che uscire un prodotto che definirlo "cringe" è fargli un complimenti: una serie di appuntamenti da 4 minuti cadauno dove l'influencer incontra i vip protagonisti dei vari show di Sky Italia e parodizza le meccaniche dei suddetti show attraverso siparietti scritti davvero male e montati anche peggio. Il tutto condito da parrucche scadenti, baffi finti e trame comiche che sfigurano persino davanti a quelle delle recite di fine anno nelle scuole elementari. Una messa in onda complessivamente così triste che porta all'imbarazzo persino lo spettatore da casa.

5.  Prova Prova Sa Sa

Sull'onda del successo di LOL Chi Ride è Fuori, Amazon Prime Video ha lanciato in Italia questo show comico ispirato al format americano Whose Line Is It Anyway?: un programma talmente sventurato che per restare in onda ha cambiato più volte cast e network negli ultimi 25 anni d'attività. Il programma prevede che comici di grande caratura si cimentino in sfida di pura improvvisazione portando davanti al pubblico in sala battute sagaci, divertenti ed innovative. L'esatto contrario di quello che abbiamo visto nella versione nostrana presentata da un improbabile Frank Matano a cui evidentemente stanno facendo credere che sia un bravo conduttore. I colpi di genio comico si contano davvero sulle dita di una mano nel corso delle varie puntate, sintomo del fatto che il focus che dovrebbe caratterizzare questa emissione - l'improvvisazione - non è stato affatto centrato. Oltre al padrone di casa, i due comici che ne escono con le ossa rotte fra la prima e la seconda edizione sono certamente Aurora Leone dei The Jackal e Marta Filippi, che forse dovrebbero rivedere la loro voglia di partecipare a qualsiasi show televisivo gli passi sotto il naso. Più oculatezza la prossima volta: un milione di punti se lo fate.

6. Generazione Z - Terza e quarta edizione


Avere l'ambizione di parlare ad una intera generazione di italiani è chiaramente una ambizione molto alta. Ma la missione diventa ancor più insormontabile se a provare a parlare ad una platea che va dagli 11 ai 25 anni è un improbabile talk show Rai dove nulla ha concretamente a che vedere con la Gen Z. In primis la conduttrice - Monica Setta - che sia nello show quando sui social sembra capirci davvero molto poco di questi giovani iper-tecnologici ed internauti, passando per i numerosi ospiti chiamati a portare la loro testimonianza spesso pretestuosa o completamente scollata dall'obiettivo che si prefigge di portare avanti la trasmissione. Perché alla Gen Z dovrebbe interessare del passato di Claudia Koll? O del rapporto fra vita privata e personaggio pubblico di Paolo Conticini? O peggio ancora perché dovrebbero commentare a loro volto i commenti fatti da Monica Leofreddi e Marino Bartoletti su casi di cronaca nera o eventi sportivi datati 1964? Forti dubbi li nutriamo anche sul panel di giovani chiamati a ringiovanire l'età media che si respira all'interno di questo talk: troppo poco sciolti e, nell'aspetto, tutt'altro che Gen Z! Non è dunque un mistero constatare che il programma sia stato confinato alla terza serata e a degli ascolti spesso sotto i "100 K".

7. Diario del Giorno (e tutto il carrozzone Rete4)
C'è molto poco da spiegare. Nato dalle ceneri di Diario Di Guerra (che aveva l'obiettivo di raccontare in maniera piuttosto click-bait i presunti aggiornamenti live dalla guerra in Ucraina), il talk si è trasformato in Diario del Giorno ed adottato come conduttore di punta Andrea Giambruno: un giornalista poco televisivo e dall'imbarazzante posizione di essere giornalista su temi politici ma al tempo stesso compagno di vita della Premier italiana Giorgia Meloni. Ma gli imbarazzi sono cresciuti quando, dopo la messa in onda di alcuni fuori onda, l'uomo è stato accusato di aver esagerato con battutacce sessuali su colleghe storiche e neo-assunte in redazione. A Mediaset si è subito creato imbarazzo e Gimabruno - assieme alle sue strizzatine ai testicoli - è stato destituito dal ruolo di conduttore ma non dalla redazione in cui risulta ancora regolarmente assunto. Una decisione presa dopo due precedenti campanelli d'allarme balzato sui tutti i siti di tv e cronaca nazionali: una infelicissima opinione sugli stupri per strada e l'orrida scelta di paragonare i migranti a bestie in transumanza.

Ma nella casa delle libertà chiamata Rete4, Giambruno non è di certo l'unico nei palinsesti del canale "politico" de gruppo Mediaset. Anche in prima serata ne abbiamo viste di cotte e di crude: Fuori da Coro di Mario Giordano è stato accusato di diffamazione (con multa da 80mila Euro indirizzata a Pier Silvio) e non se la passano bene nemmeno Porro e Del Debbio, spesso richiamati per la qualità dubbia dei loro dibattiti.

8. Uomini e Donne - 27esima edizione


Fino a che punto si può svendere la dignità di un individuo per rendere chiacchierato un programma tv? In questa classifica di demerito, Maria De Filippi fa la doppietta riuscendo a piazzarsi con un secondo show in questa lista. Uomini e Donne è un concentrato di veleno ed arroganza, di rabbia e gelosie, di aggressioni verbali e alle volte pure fisiche. E se tutto questo è stato oramai normalizzato, quello che lascia ancor più sotto shock è la volontà di alzare sempre di più il tiro, con una produzione pronta ad assecondare le richieste più degradanti e disturbanti atte a ridicolizzare il parterre over presente in studio. Goccia che ha fatto traboccare il vaso quest'anno è stata la scelta di bullizzare il cavaliere Elio Servo sbattendogli in faccia un trauma d'infanzia allestendo in studio (Tina Cipollari e produzione complici dunque) una merenda a base di prodotti caseari, sapendo di colpire nel vivo un povero uomo di quasi 70 anni che in giovane età fu picchiato in malo modo dai genitori in quanto mal digeriva cibi a base di latte. Davanti ad un atto del genere, una rete televisiva con un briciolo di dignità si cospargerebbe il capo di ceneri. Mediaset invece va avanti in maniera festosa celebrando il 23% di share.

9. Tv Talk - 18esima e 19esima edizione


La raison d'être di questo programma sarebbe quella di raccontare, analizzare ed esprimere opinioni sui contenuti della televisione italiana provando a colmare la sete d'interesse dei telespettatori sul mondo del piccolo schermo e dei suoi retroscena. Usiamo il condizionale perché di tutto ciò a Tv Talk sembra non esser rimasto quasi più nulla. Il programma si è omologato ai tanti talk show in circolo sulle varie reti generaliste, parte quasi sempre con una ampio spazio dedicato alla cronaca, alla politica e/o all'attualità - temi tirati in ballo con la scusa che ne hanno parlato nei TG - mentre le celebrità in studio ricevono spesso domande più sulla loro vita che sui progetti televisivi che li riguardano. Livello più basso toccato negli ultimi tre mesi è stato chiedere a Daniela Ferolla se va in discoteca, per farvi capire. Inoltre il programma è spesso condito da fake news o affermazioni parecchio imprecise, in alcune occasioni enunciare per mera ignoranza sul tema o per essere più accomodanti con l'ospite di turno. Insomma, a che serve un programma di analisi sulla tv se poi questa tv non analizza sul serio?

10. Grande Fratello


Dopo lo squallore generale causato dalla settimana ed ultima edizione del Grande Fratello VIP, Mediaset e Alfonso Signorini hanno deciso di tagliare i ponti col passato proponendo una nuova edizione del reality circoscritta da alcuni rigidi paletti: concorrenti vip ma solo se veramente famosi e popolari, concorrenti non famosi realmente sconosciuti alla massa, no influencer o gente molto seguita sui social, tolleranza zero rispetto a parolacce, bestemmie e gesti violenti, durata del reality limitata a tre mesi. Nulla di quanto promesso è stato rispettato. Ai primi sussulti di ascolti bassi, Alfonso Signorini ha subito mandato tutto in vacca riportando il reality ai livori delle precedenti edizioni. Quando la rivoluzione non c'è, il trash balla.

Nessun commento

Posta un commento

© all rights reserved
made with by templateszoo